Amore nel cucinare

Tradizione piacentina

“Dal 1998 mettiamo amore nel cucinare i nostri piatti, perché crediamo che il connubio di qualità e passione permetta di abbinare il gusto alla sostanza di un buon piatto” famiglia Maschi

Il menù dell’agriturismo L’Urteia è composto prevalentemente da piatti della cucina tipica piacentina, preparati in casa secondo una tradizione secolare tramandata da madre in figlio. Impiegando al meglio le risorse che la campagna può dare, il tutto sotto la direzione vigile della razdura, viene offerto all’ospite la genuina bontà emiliana, proprio come una volta.

Oltre ai grandi classici, tra cui spiccano i turtei cu la cua (tortelli piacentini con la coda) e anvein in bröd (ravioli in brodo), in ogni stagione si trovano anche alcuni ortaggi impreziositi dell’inventiva dei cucinieri, come il carpaccio di pomodoro verde (prelibatezza estiva) e la verza all’acciuga (sorprendente contorno invernale).

Gli ingredienti utilizzati sono di altissima qualità e di controllo garantito e provengono per lo più dalla produzione agricola biologica dell’azienda o da realtà limitrofe, con la preferenza nella scelta di alimenti a marchio BIO, DOP e IGT o comunque sempre italiani.

Su prenotazione viene preparata la burtleina , o bortellina, un capolavoro della cucina contadina: una gustosa pastella cotta in padella, ottima se mangiata con i salumi o anche da sola, oppure cotta con la cipolla.

Tutto l’anno sono disponibili i chisuléi (chisolino o gnocco fritto piacentino) abbinato a saporiti salumi: una lenta stagionatura nella cantina dell’agriturismo, rende quest’ultimi una prelibatezza per il palato di chi li assaggia. Il profumo di coppa e pancetta è inconfondibile: solo un’attesa di 13 mesi regala certe sensazioni. Anche il salame è stagionato a lungo, minimo 5 mesi: è sempre promosso all’esame degli esperti per diventare il cosiddetto “salame con la goccia”.

In cucina vengono sfornate fragranti pagnotte e ottime crostate.

Sempre dal forno, escono i succulenti arrosti di coppa e faraona, presenti tutto l’anno.

E dall’antipasto al contorno ci sono sempre tante, anzi tantissime verdure dell’orto, o meglio, ad l’urteia.

Cucina e sale da pranzo sono ricavati dalle vecchie stalle dove, nel secolo scorso, il nonno Serafino Maschi allevava i bovini da latte. L’ambiente ristrutturato con soffitti in legno e arredamenti rustici, accoglie fino ad un massimo di 115 ospiti in due sale; nel salone principale, il più ampio, un grande camino e la stufa in ceramica riscaldano lo spazio rendendo unico il convivio. Nella saletta, la più piccola e accogliente, un tavolo quadrato fa accomodare gruppi fino a un massimo di 14 persone: l’ambiente perfetto per passare un intimo pranzo in famiglia o una riservata cena di lavoro.

Si è scelto di fare i tavoli più larghi del solito e di lasciare molto spazio tra una tavolata e l’altra, per consentire agli ospiti di restare più comodi possibile e di non rendere il locale troppo affollato.

In primavera ed estate gli ospiti possono godersi l’aria fresca della val Trebbia e i profumi della natura, gustando piatti genuini nell’antico cortile della fattoria, protetti dal grande gazebo o sorseggiando un buon bicchiere di vino rosso seduti sotto il glicine.

L’agriturismo L’Urteia è il posto giusto per cenare romanticamente davanti ad un ceppo scoppiettante che arde nel camino. Allo stesso tempo l’ospite trova gli spazi ampi e comodi per trascorrere i momenti in compagnia di amici e famigliari e festeggiare nelle più svariate occasioni: compleanno e anniversario, battesimo, cresima e comunione, cena di laurea, addio al celibato e nubilato, cena aziendale con i colleghi, gita in val Trebbia.

La parte esterna dell’agriturismo, con i suoi scorci su aiuole fiorite e piante profumate, fa della struttura la location perfetta per un matrimonio rustico, organizzando qui il proprio banchetto nuziale. Sempre soddisfatte le richieste degli sposi, potendo offrire ai loro ospiti sia menù frugali che liste più elaborate con allestimenti più curati, rimanendo sempre legati alla semplicità e genuinità che contraddistingue l’agriturismo.

 

Chi vuole una cena con programma “alternativo” trova un’ampia offerta di dinner show: cena con delitto, teatro in tavola e degustazioni a tema vengono programmate stagionalmente.

Nel periodo invernale, da ottobre a maggio, la cucina apre con regolarità per la cena del sabato e il pranzo della domenica.

Nel periodo estivo, da maggio a settembre,  si apre tutte le sere  dal mercoledì alla domenica dalle h 19,30. Si consiglia sempre di telefonare prima, per riservare il proprio tavolo.

Il pranzo viene servito dalle 12 e la cena dalle 19.30.

L’ospite può ordinare con scelta alla carta, oppure organizzare anticipatamente anche dei menù degustazione o a prezzo fisso.

Solitamente il menù alla carta è il seguente:

Il COPERTO viene inserito nel conto, ed è inclusivo del servizio, pane, acqua minerale in bottiglia ed iva.
Con questa voce, cerchiamo di comprendere il pane del nostro forno ed il servizio al tavolo, ma anche il mantenimento delle aree verdi, gli spazi per i bimbi, le attrezzature all’esterno, ecc., insomma, possiamo dire che è anche un contributo per la dedizione che mettiamo per offrirvi la nostra idea di agriturismo e non “un locale” dove ci si limita a trovare solo quello che c’è sul tavolo, ma anche quello che sta attorno al tavolo.

Antipasti

  1. ....per cominciare bene

    assortimento di salumi piacentini stagionati (coppa, pancetta, salame, lardo speziato, prosciutto crudo), chisolini o gnocco fritto, a seconda della stagione vengono offerte verdure in diverse preparazioni, con l’utilizzo di solo olio extra vergine di oliva, di ottima qualità italiana: melanzane gratinate, zucchine alla scapece, cipolline borettane all’agrodolce, carotine marinate, carpaccio di pomodoro verde, melanzane grigliate con mentuccia, pink potatos, sono alcune delle tante preparazioni offerte. E poi crostini di polenta abbrustolita con formaggio, torte salate, focaccia con patate pancetta e rosmarino, assortimenti di formaggi locali.

    …Chisolino o Gnocco fritto, all’Urteia, son la stessa cosa…

Antipasti
I PRIMI PIATTI

I PRIMI PIATTI

  1. TURTEI CU LA CUA

    Tortelli piacentini con la coda
    Sempre buoni i tradizionali e amati ravioli di pasta all’uovo con ripieno di ricotta, spinaci, grana, conditi al burro oppure con il tipico intingolo di sugo rosso di funghi porcini e salsa di pomodoro.

  2. TURTEI AD ZÜCCA

    Tortelli di zucca
    Specialità di pasta all’uovo dal gusto delicato, con ripieno di zucca berettina, ricotta e formaggio grana. Conditi con burro e pepe bianco

  3. PISAREI E FASÒ

    Piatto tipico della tradizione contadina. Gnocchetti dalla forma caratteristica, nati dall’incontro del pan grattato con la farina di grano tenero, coccolati in un sugo di pomodoro, verdure e fagioli borlotti (fasö). All’Urteia li prepariamo basotti cioè brodosi da mangiare con il cucchiaio, proprio come faceva nostra nonna quando li preparava per sfamare i figli che tornavano dal lavoro nei campi: preparava prima il sugo con il pomodoro, tante verdure e sopratutto i fagioli, e mentre il tutto bolliva creava con sapienza e dedizione questi gnocchetti, che una volta cotti in acqua salata si univano al condimento per diventare così i pisarei e fasò ad la razdura.

  4. ANVEIN IN BROD

    Anolini in brodo
    I piccoli ravioli galleggianti, come sospesi. Fatti con una sfoglia molto sottile di pasta all’uovo che racchiude un ripieno di stracotto di manzo e formaggi grana padano e parmigiano reggiano stagionati almeno 30 mesi, cotti e serviti nel brodo di carne e verdure. Non fa mai troppo caldo per una zuppierina di anvein. Masticateli pianopiano e massaggiatevi il palato con il loro ripieno.

     

  5. GNOCC

    Gnocchi di patate
    Buoni, soffici, semplici ma ricchi. Gli ingredienti sono sinceri: solo patate, un pizzico di sale, poca farina, uovo (ma uno solo se serve), e tanto amore. Il condimento lo scegliete voi: al sugo di funghi porcini, al gorgonzola dolce, oppure semplici al pomodoro e basilico

     

SECONDI PIATTI

  1. COPPA ARROSTO

    Piatto tipico piacentino.
    È la coppa di maiale, ovvero il muscolo cervicale -una parte abbastanza magra del maiale-, che anziché essere salata ed insaccata per farla stagionare, viene cotta al forno in un trito di verdure profumate con una leggera spruzzata di vino bianco chardonnay. Si presenta morbida e viene servita a fette.

  2. FARAONA ARROSTO

    Piatto tipico piacentino.
    Rosmarino, aglio, salvia e sale accompagnano la faraona in un lenta cottura. In questo modo riusciamo a farvela gustare morbida e piena del suo sapore. Servita porzionata.

  3. STINCO ARROSTO

    Piatto tipico piacentino.
    Stinco di prosciutto di maiale. Ve lo cuociamo lentamente nel forno, posto intero in casseruola, ricoperto di sale grosso e con pochi aromi come aglio e salvia. A fine cottura lo disossiamo e ve lo serviamo porzionato. Vi accorgerete della sua morbidezza e del suo intenso sapore..

  4. ARROSTO DI VITELLO

    Una pietanza leggera dal gusto delicato. Cotto al forno in casseruola. Servito a fette.

  5. SALAMELLA ALLA GRIGLIA

    Piatto tipico piacentino.
    La salamella è un’insaccato da cottura. L’ingrediente fondamentale è la carne di suino (solitamente la spalla) condita solo con sale e pepe. Non risulta essere eccessivamente grasso (come il cotechino o lo zampone), ma qui il piatto si fa davvero carico di sapore.

  6. CONTORNI

    A seconda della stagione potete trovare: patate al forno, insalate verdi o miste, zucchine trifolate, cipolle cotte, porri al tegame, ratatuia, finocchi trifolati, asparagi al tegame, verza cruda con acciughe, timballo di spinaci o di catalogna, insalata di gorgnalini…

SECONDI PIATTI

ultimi, ma non per importanza

  1. Dolci

    Solo dessert e torte fatte in casa : Semifreddi al cucchiaio come tiramisù (con pavesini, mascarpone, cacao e caffè, ma senza liquore), semifreddo al torroncino con scaglie di vero torrone e di cioccolato, semifreddo di zucca-cacao-amaretto (avete letto bene: zucca; provare per credere).

    E poi le torte: la sbrislona (tipica, bassa e fragrante con le mandorle), crostata di marmellata di prugne, morbida torta di mele, soffici anche le torte di ricotta e cioccolato; oppure crostata di mandorle e cioccolato, crostata di amaretti in marmellata di prugne con crosta allo zabaglione; crostate di albicocche, noci e cacao, crostate di pesche, cheese cake, ciliegie in gabbia di frolla, torta di amarene, la sofficissima torta ubriacona (cacao e gutturnio insieme: una bontà!), kiwi con cioccolata fusa, crema di cachi, spiedini di frutta, …Ce la farete?
  2. CAFFÈ MOKA

    fatto con la caffettiera, come a casa

  3. DISTILLATI E LIQUORI

    se siete arrivati fino a qui, significa che ve lo meritate proprio

  4. BARGNULEI

    Liquore tipico piacentino di colore ambrato rosso porpora. Infuso delle drupe del prugnolo (prunospino – prunus spinosa). Al palato lo si avverte amaro ma poi vi lascia un retrogusto dolce, quasi di mandorla e ciliegia. Ricco di tannini e flavonoidi.

  5. NUSEI

    Liquore tipico di Parma e Piacenza. Infuso delle noci ancora vestite del loro mallo, raccolte con la rugiada di S. Giovanni (24 giugno). Decisamente amaro. Si ritiene abbia effetti benefici sulle digestioni difficili e sui dolori ventrali causati da gas intestinali. È ricco di acido gallico: la tradizione erboristica lo consiglia come digestivo, tonico e contro i disturbi del fegato. Tuttavia, come per ogni alcolico e

    superalcolico, ne vanno bevute solo modeste quantità.

  6. SBURLÒN

    Liquore tipico di Parma e Piacenza. Infuso del succo della cotogna. Dal gusto aromatico e dolce. Il nome, nel nostro dialetto, significa “spintone”. Ha valide qualità lenitive per la tosse. Solo per i coraggiosi.
  7. LIMONCINO

    Infuso di scorza di limone.

  8. AGRUMELLO

    Infuso delle scorze di limone, mandarino e arancia.

  9. GRAPPA

    Distillato di vino, morbida e di color paglierino.

  10. NOCINO GRAN RISERVA

    Nocino invecchiato nel buio e nel silenzio della cantina per almeno 12 anni. Perché le cose fatte con calma vengono meglio, e si sente.

Vi consigliamo di apprezzare il buon bicchiere, ma senza eccedere e rimanendo responsabili. Distillati, liquori, vini e altri alcolici vengono serviti fino alla ore 24:00.

Diamo sempre spazio all’ironia e infatti proponiamo altri servizi che non troverai in un semplice ristorante:

SORRISI E/O PAROLACCE Gratis

CORSA NEL FANGO Gratis

INGRESSO IN SALA DOPO LA CORSA NEL FANGO € 10,00 a ospite

ROTTURA DI RAMI, STRAPPO DI FIORI, E LANCIO

NEL VUOTO DI FIORI E/O FRUTTA € 10,00 cadauno a ospite; tutti tre al prezzo promozionale di € 25,00 a ospite

Contatti

V.le Marconi 56, Loc. Vej, 29029 Rivergaro (PC)

info@urteia.it

ORARIO DI APERTURA

Ristorante aperto dal mercoledì alla domenica

cena dalle 19:30

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Prenotazioni

Per cene e soggiorni

Tel. 0039 0523.956711

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